Centro Polifunzionale
Sappada (BL), 2011
Inserimento Urbano e Architettura. L’analisi del centro di Sappada ha portato a considerazioni in merito alla reale consistenza ed alla complessità del suo tessuto urbano sviluppato prevalentemente in senso lineare lungo le 15 borgate.
Il lotto d’intervento, facente parte della Borgata Bach, attuale sedime della scuola materna che dovrà essere demolita, si presenta con una notevole pendenza sull’asse nord-sud tale da avere nella parte più bassa a Sud su via milpa un dislivello di circa 6 mt.; ad est per una buona porzione l’area risulta fortemente scoscesa con un brusco cambio di pendenza mentre a sud si affaccia su via Milpa con un terrapieno da un’area a giardino.
Le indicazioni presenti nei documenti di gara portano alla ricerca della massima valorizzazione dell’area che risulta avere una superficie di circa 2.800 mq, con un conseguente potenziale impatto notevole sul contesto circostante. Si vuole infatti creare un nuovo centro polifunzionale, una nuova polarità ricca di valenze sociali capaci di catalizzare alcuni servizi per i cittadini per una fascia d’età che va dai 3 anni fino agli anni dell’anzianità; si tratta quindi di un programma molto ambizioso che se portato a buon fine con successo potrà dare alla città di Sappada un nuovo punto di riferimento fondamentale nell’ambito del sociale ma anche come un nuovo segno architettonico che caratterizzi il tessuto urbano della città. Un nuovo Frammento Urbano.
La strategia fondamentale è quella di generare un nuovo fulcro attrattore capace di moltiplicare le virtuose occasioni di incontro che fanno di un insieme di case e strade un pezzo di CITTA’.
L’area d’intervento risulta molto compressa tra gli edifici e le infrastrutture esistenti soprattutto se analizziamo quanto viene richiesto dall’ente banditore in termini di inserimento di funzioni; infatti su un lotto di circa 2800 mq andiamo ad edificare circa 3350 mq di superficie utile lorda ( sviluppati su vari livelli); dalla demolizione dell’edificio esistente si avrà un lotto con caratteristiche tali che per soddisfare le esigenze funzionali e distributive previste dal bando di concorso, porterà naturalmente visti gli indici urbanistici ad una configurazione a scala composta da due alzate ciascuna costituita da due livelli funzionali e quindi ad un complesso edilizio che si adagia sul lotto in direzione nord-sud secondo il suo asse longitudinale e che sfrutta gli allineamenti esistenti.
La comprensione dell’effetto e dell’impatto finale che questo nuovo edificio potrà avere sull’abitato di Sappada è risultato per noi fin da subito uno dei motivi principali di ricerca, cercando di immaginare scenari possibili pensando quale fosse la giusta atmosfera da restituire ai cittadini con una nuova presenza così importante; l’obbiettivo è quello della sintesi tra le esigenze di progetto, per ottenere un edificio altamente prestazionale e la volontà di aprire un nuovo cono visivo nel centro della città con un edificio contemporaneo e tecnologicamente avanzato.
Noi pensiamo in termini di giusta misura.
Crediamo in un edificio elegante che si possa inserire, in maniera sobria anche se emozionale. Crediamo ad un edificio privo di eccessi ma consapevole del proprio ruolo di nuovo punto di riferimento nel tessuto urbano di Sappada. Il suo andamento volumetrico segue necessariamente gli allineamenti dettati dal lotto ma grazie all’arretramento verso nord man mano che si compongono le funzioni si crea un effetto di invito che addolcisce notevolmente l’impatto su via Milpa creando inoltre in fronte all’ingresso dell’autorimessa uno spazio di sosta pedonale lungo l’asse viario.
La forma architettonica del centro polifunzionale è dominata dalla scansione ritmica dei volumi che si sommano nello spazio a due a due da sud a nord, generando una vibrante percezione dell’edificio da qualsiasi angolazione lo si osservi.
Ad eccezione del basamento del livello 1, di legno sono la struttura portante, le travi, i pilastri, i solai ed anche le facciate. Il materiale utilizzato è proposto in tutte le sue varianti: massiccio e lamellare.
La sfida di questo progetto è il cercare che il nuovo centro polifunzionale sorga utilizzando in maniera innovativa un materiale tradizionale fortemente utilizzato nel luogo.
La copertura dell’edificio è un sistema di giardini pensili che in parte servono per il gioco e lo svago ed in parte da mera copertura; il sistema è arricchito inoltre da un sistema di shed che hanno la funzione sia energetica che come captori di luce per i locali sottostanti.
Le coperture a terrazza per evitare l’accumulo di neve nei mesi invernali saranno dotate di serpentine termiche con la funzione di avere una temperatura regolabile e variabile a seconda delle esigenze; tale accorgimento consentirà che la neve si sciolga al contatto della superficie e quindi non si accumuli sovraccaricando le strutture; l’acqua poi viene convogliata in serbatoi e debitamente filtrata viene riutilizzata anche per gli scarichi dei wc.
Collegamenti ed accessi. L’idea è infatti quella di accorpare verticalmente due a due le funzioni e di connetterle con un sisema comune di collegamento verticale; ovvero nella parte sud del lotto verrà posto al livello 1 ed in prossimità di via Milpa l’accesso al parcheggio seminterrato con sopra il volume del centro anziani,
mentre a nord avremo a livello 3 la scuola materna, con il giardino pensile ricavato sulla copertura del centro anziani, e sopra a livello 4 la foresteria polivalente.
Abbiamo ipotizzato di posizionare l’accesso a livello 1 direttamente da via Milpa scegliendo un punto tale da avere una naturale interazione tra le quote dei rispettivi piani.
Da qui tramite un sistema di comode rampe possiamo accedere pedonalmente al livello 2 ed all’ingresso del livello 4 ( la foresteria polivalente), progettato ricavando un andito in adiacenza alla torre ovest.
Due blocchi scale (le torri est ed ovest) con ascensore hanno la funzione di una vera “Dorsale” connettiva verticale infatti dal livello 1 possiamo accedere ad ogni livello senza venir meno alle esigenze proprie di ogni funzione che non prevedono l’intersezione dei percorsi ma comunque ne possono avere con questo sistema la possibilità. Dal piano seminterrato infatti è possibile accedere la livello due dove si trova il centro anziani, al livello 3 dove si trova il giardino pensile e la scuola materna, al livello 4 do è ubicata la foresteria e con la torre ovest al livello 5 per l’accesso alla copertura per la relativa manutenzione ma anche essendo protetta da parapetti potrà essere accessibile anche a fini didattici per i bambini della scuola per lo studio delle coperture verdi e per l’osservazione della copertura enegetica a shed solari.
In sintesi l’intero complesso è un sistema unico ben integrato grazie alla dorsale centrale connettiva che lega le varie funzioni rendendole perfettamente accessibili anche ai diversamente abili.
Studio per un intervento sostenibile. L’orientamento rispetto all’irraggiamento solare ha influenzato le scelte sulle tipologie di chiusura esterna, infatti l’analisi ambientale condotta sulla esposizione delle facciate si è tradotta in un concept di “frontiera” tra interno ed esterno estremamente prestazionale rispetto ai valori dell’intensità dell’irragiamento solare durante la stagione estiva.
In merito al consumo di energia sono state seguite alcune strade che porteranno sicuramente ad un basso costo di gestione con contenuti costi all’impianto; infatti le pannellature solari e fotovoltaiche poste sulle coperture della foresteria polivalente garantiranno un rifornimento di energia pulita da rinnovabile.
L’acqua piovana verrà trattenuta dai tetti verdi raffrescando l’aria e quella in eccesso verrà convogliata nelle vasche di accumulo collocate al livello 1 ed usata per l’annaffiamento dei prati dei giardini pensili e con il suo filtraggio per lo scarico degli sciacquoni dei gabinetti, comportando un notevole risparmio in termini di acqua potabile.
Gli impianti tecnologici sfruttano la ventilazione ad alto rendimento; il riscaldamento-raffrescamento degli ambienti avviene mediante sistemi radianti a soffitto; il solare termico fornisce acqua calda, il fotovoltaico l’energia elettrica che con la tecnologia demotica caratterizza l’anima dell’impianto e lo spirito che ne adotta una filosofia improntata sul consumare meno e sprecare meno le risorse a disposizione.