admin on January 22, 2022

Riqualificazione Urbanistica
Cremona City Hub
Cremona (CR), 2012

Il sistema insediativo

La realizzazione di questo nuovo quartiere che si presenta come una grande area restituita ai cremonesi immersa nel verde e ricca di valenze attrattive si pone i seguenti obiettivi principali:

  • Creare gerarchie urbane rispetto allo spazio Soft e Hard creando assi urbani, culturali e sociali

  • Creare un grande quartiere verde da abitare dove si organizzano le diverse attività cittadine.

  • Creare uno spazio pubblico di riferimento capace di ricucire il sistema urbano e dare gerarchia e ordine agli spazi.

  • Creare una nuovo pezzo di città: strade, viali, piazze, attività ludico-culturali, dal pubblico al pubblico,senza barriere fisiche e psicologiche.

  • Ottenere una giusta mixitè funzionale

  • Massima connessione con il centro storico

  • Creare un intervento sostenibile sotto i suo molteplici aspetti

La strada e lo spazio pubblico

Il progetto per la riqualificazione dell’area City Hub a Cremona è stato pensato a partire da una visione della città contemporanea come spazio aggregativo e nella convinzione che ripristinare lo spazio pubblico é il modo più rapido ed efficace per dare tono ambientale a tutto un quartiere, caricandolo di nuove valenze rappresentative e simboliche, e soprattutto é il mezzo per recuperare una coscienza sociale e urbana. Partendo da questo punto di vista, il nuovo intervento influirà non solo nel miglioramento dell’intorno fisico, ma anche nell’equilibrio demografico e, come conseguenza, nell’impianto definitivo di una popolazione. Ciò determina fenomeni significativi di sostanziale giustizia sociale, soprattutto in un contesto strategico di grande valore, quale l’Hub, che inevitabilmente dovrà definire un nucleo attrattivo potente all’interno della città.
Il principio generatore è quello di dare ordine a partire da un disordine solo apparente; questo vista la sua morfologia e la sua densità di significati risulta un insieme compatto strettamente legato al centro della città.
Affinché lo spazio pubblico soddisfi oggi queste funzioni é necessario che dia risposta allo stesso tempo a due domande sovente contraddittorie: essere uno spazio per l’uso della collettività ed essere un contributo fondamentale per il consolidamento dell’identità del quartiere. Deve quindi essere funzionale e rappresentativo, uno spazio aperto agli usi ed un “monumento”.
Consideriamo, prima di tutto, la valenza e la qualificazione della strada che limita il nostro comparto, ovvero via Mantova, che è una grande arteria che si incunea nella città creando proprio nel nostro comparto, ed in particolare in piazza dell’ex Foro Boario, uno spazio identificabile come “porta urbana” un’area socio-culturale.

EMPORIUM

La piazza è oggi frequentata principalmente in veste di area a parcheggio e completamente defraudata di una funzione di aggregazione pubblica o identificazione urbana.
Il progetto che presentiamo ne va a ridefinire gli spazi inquadrando il villino liberty e l’antistante edificio, attualmente sede della Croce Rossa, tramite l’innalzamento di due “quinte” costruite che sono gli edifici per gli uffici pubblici, per il centro agro-alimentare, per i commerci e per gli uffici pubblici. Con questa scelta progettuale si intende non solo rendere funzione vitale all’area ma anche ridefinirne gli spazi non solo tramite una riqualificazione della funzione attuale (che verrebbe conservata visto il numero di parcheggi che intendiamo riproporre), ma aggiungendo elementi capaci di creare flussi d’interesse e di attività. La piazza diventa così un vero e proprio polo d’attrazione, vivo in tutto l’arco della giornata, e viene umanizzata negli spazi razionalizzandone la parte aperta e pubblica coadiuvata dagli edifici e le loro funzioni.
Si mantiene la funzione strategica di parcheggio di scambio ma questa funzione viene interrata lasciando spazio in superficie ad una nuova Piazza, pensato come elemento strategico di connessione con il centro storico.

Mixitè funzionale

L’area in oggetto presenta una situazione molto peculiare; è una grande area limitrofa al centro storico, distante dalla piazza del Duomo poche centinaia di metri. Tuttavia per l’uso che attualmente ospita è come una grande isola.
Ogni quartiere deve essere rappresentativo, non deve esserci distinzione tra centro e margine.
Noi pensiamo in termini di compattezza sociale.
L’area in oggetto non è una parte di un quartiere esistente tale da pensarne un utilizzo mono uso ma è altresì potenzialmente un nuovo quartiere adiacente al centro storico; ha una dimensione di circa 17 ettari ed un potenziale insediativo di circa 1.700 abitanti.
Un’area con queste caratteristiche in qualsiasi città deve avere una quantità di informazioni tale da generare una nuova parte di città organica al centro storico ma autonoma in quanto a servizi e rappresentanza.
Le scelte che abbiamo fatto sono derivate da un attento studio dei contributi apportati dai vari enti che si sono espressi in termini di suggerimenti, indicazioni e richieste che potrebbero concretizzarsi in questa area dando soluzione ad alcune problematiche; anche associazioni di categoria e cittadini singoli si sono espressi per il destino di questa area percependo questa trasformazione come una grande occasione per la propria città.
Da questa raccolta di informazioni analizzata in maniera critica e confrontandola con quello che a nostro avviso abbiamo capito possa assorbire la città in termini di nuove dotazioni, abbiamo stilato un primo elenco di funzioni di cui verificarne la fattibilità economica tramite anche un pre-dimensionamento.
La ricerca del giusto mix funzionale genererà una buona qualità di socialità in questa parte di Cremona.
Il nostro punto di partenza è sempre lo spazio pubblico. Da lì si parte ma oggi senza l’apporto del capitale privato risulta quasi impossibile, almeno in Italia, dar forma a trasformazioni di questa dimensione solo con risorse pubbliche.
La partecipazione tra pubblico e privato è fondamentale, il soddisfacimento delle esigenze del secondo risulta fondamentale per sviluppare le esigenze della prima componente collettiva di cui comunque il privato ne è sempre parte.
Le funzioni individuate si dividono in due gruppi ovvero quelle che noi riteniamo primarie di base per ogni quartiere e quelle secondarie ovvero quelle che completano il quartiere e che soddisfano anche esigenze a più ampio raggio individuate tra quelle che noi riteniamo necessità per la città di Cremona come sistema.
Le funzioni primarie di quartiere oltre chiaramente a quelle di urbanizzazione primaria ovvero strade, parcheggi, verde ed aree pubbliche in genere, sono il complesso scolastico costituito da nido d’infanzia, scuola materna e scuola primaria, un nuovo centro di quartiere, una dotazione di spazi per la cultura di vario tipo, la residenza nelle sue varie declinazioni contemporanee, una dotazione per attività dedicate al commercio, all’artigianato ed al terziario.
A questo primo gruppo vanno aggiunte le funzioni secondarie ovvero quelle funzioni che abbiamo individuato come possibilità per il soddisfacimento delle necessità concrete della collettività cremonese.
Pensiamo ad una residenza assistita per anziani dotata anche di spazi di servizio al quartiere, pensiamo ad un centro agroalimentare luogo fondamentale per la conservazione della cultura agricola cremonese e pensiamo anche ad un nuovo Polo Tecnologico universitario di ricerca e di eccellenza con adiacente uno studentato.
Altre attività di commercio di media distribuzione sono state pensate per completare le dotazioni di quartiere.
La riqualificazione dello stadio Zini sarà l’occasione per aumentare la sua capacità attrattiva in questo nuovo quartiere; infatti oltre alla revisione dello stadio in se abbiamo pensato ad una serie di attività commerciali di supporto alla struttura tale da far vivere la zona dello stadio tutti i giorni e non solo per la partita domenicale casalinga ogni quindici giorni.
Il progetto si sviluppa secondo la geometria esistente per riordinare il disordine e creare aree di interesse collettivo all’interno di un grande PARCO URBANO.
Abbiamo creato così le INSULE che sono state identificate con le NOTE MUSICALI basiche guardando alla tradizione cremonese.

Della sostenibilità

Il principio della sostenibilità, oggi ormai abusato, e’ in realtà un concetto molto complesso, ampio ed articolato. Un intervento di trasformazione urbana della portata del Cremona City Hub deve affrontare diversi temi in merito agli aspetti sociali, economici ed ambientali.
Il progetto che noi proponiamo vuole creare quei presupposti per i quali le persone siano attratte da questo luogo per abitarvi, sviluppare i propri commerci, le proprie attività professionali, la propria formazione ma anche passarvi il proprio tempo libero. Creare una parte di città caratterizzata da quegli aspetti che connotano i centri storici ovvero creare un ambiente a dimensione di UOMO.
Questo intervento per perseguire tali obbiettivi deve avere una visione urbanistica artistica, ma anche fortemente concreta. Le trasformazioni passano dalle risorse economiche e queste vengono attivate se ne si ravvede una certa redditività. Cercare di attirare investitori privati, anche esteri, per generare una grande trasformazione urbana basata prima di tutto sulla qualità del suo spazio pubblico.
Creati i giusti presupposti sociali ed economici dobbiamo poi cerare un nuovo modello ambientale basato sulla riduzione dei consumi sulla qualità della vita sulla presenza capillare del verde, un sistema urbanizzato che pensi al corretto impatto sul sistema idraulico della città, un sistema che metta in campo una strategia impiantistica d’avanguardia che sfrutti le energie rinnovabili e che ottimizzi l’energia proveniente dalla rete.
Ottimizzare le risorse naturali e diminuire i consumi, questo sarà il nostro obbiettivo.
Il nostro progetto cerca di dare risposti a questi grandi temi.