Percorso pedonale sopraelevato integrato alla stazione ferroviaria di Terni, (TR), 2012

admin on January 21, 2022

Percorso pedonale sopraelevato integrato alla stazione ferroviaria di Terni
Terni, (TR), 2012

Questa nuova proposta è come un’entrata al centro abitato, con essa si vuole creare un “Landmark” che identifichi  e riqualifichi questo nuovo accesso cittadino.

Lo “Urban Gateway” la nuova porta di Terni

La nuova PORTA URBANA va letta su tre livelli:

Il primo è l’interfaccia con la città ovvero il nuovo prospetto della stazione su Piazza Dante pensata come una nuova quinta urbana che ne arricchisca la scena.

Il secondo è l’interfaccia con la città a Nord dei binari; il futuro grande parcheggio pluripiano diventerà un sistema integrato alla città, ricco di funzioni e spazi accoglienti tali da renderlo perfettamente sicuro e appetibile anche per investimenti privati.

Il terzo è la porta della città per chi arriva con il treno; la porta sarà costituita dalle due spalle a nord e a sud e dal ponte vero e proprio. CITTA’-PORTA-CITTA’.

Lo Urban Gateway è una porta, una soglia, un collegamento ma anche e soprattutto un luogo;  nasce come interfaccia tra due parti di città diventando esso stesso parte della città.

Il ponte sarà anche un luogo d’incontro; qui vi potranno essere allestite esposizione temporanee di arte urbana grazie all’ampia sezione trasversale ed a degli appositi alloggiamenti pensati nella pavimentazione per accogliere la base dei supporti.

Questo intervento si configura come un’addizione plano volumetrica alla città di Terni, funzionale all’idea di legare la città compatta a sud, con la parte di città in espansione frammentata a nord; questo progetto sarà il presupposto per il ricompattamento per avere, in futuro, un unico sistema urbano compatto. Con questo nuovo elemento verranno creati i presupposti per ricollegare la trama urbana.

Questa strategia progettuale non finalizzata all’icona e al mero elemento di collegamento ma ad una ricerca della creazione di un nuovo spazio pubblico risulterà fondamentale per ovviare alla rarefazione periferica ricercando la compattezza del centro urbano.

La compattezza di una città non è questione di densità ma di continuità urbana ed un continum urbano si può ottenere anche con un ponte sempre che si tratti di una soluzione chiaramente urbana per il bene collettivo.  Inoltre, è da sottolineare il fatto che il progetto non trascura i benefici effetti di riqualificazione dell’area in prossimità della ferrovia. Spesso, infatti, l’inserimento di particolari architettonici rilevanti riesce a dare una svolta al miglioramento della qualità del paesaggio, anche per il semplice fatto di creare un forte elemento di contrasto che rompe decisamente con la monotonia ed il degrado del luogo.

 

 

Il linguaggio architettonico della nuova porta urbana

Abbiamo ricercato una coniugazione con un simbolo cittadino, lo stemma della città di Terni, il drago e un simbolo di richiamo ferroviario, il fascio di binari dove scorrono dei treni in corsa.

Dalla fusione concettuale di questi due simboli e dal fatto che di per sé il collegamento che andiamo a progettare è esso stesso fonte di movimento e generazione di un percorso dinamico in continua evoluzione è nato il sistema del percorso pedonale sopraelevato e dei suoi attestamenti.

Nell’intreccio delle fughe si richiama la forma serpeggiante del drago che va ad innestarsi anche nella facciata della stazione.

La griglia metallica nella sua composizione articolata, richiamerà quella che è la schiena squamata del drago, mentre gli appoggi strutturali del percorso pedonale assumeranno una conformazione organica, ossea quasi fino ad assumere forme lisce e levigate.

L’intervento risulta sotto il profilo estetico come elemento fluido e dinamico che trasmettere il carattere innovativo e contemporaneo dell’opera architettonica.

Nella progettazione è stata espressa questa caratteristica dinamica attraverso il sistema strutturale, l’impianto di illuminazione che segue il “ritmo” della struttura e la mette in evidenza.

Un approccio delicato ai materiali ed alle finiture. Il colore del ponte e’ stato pensato di un tono tra il bianco lucido ed il grigio chiaro. Per accrescere il livello di sicurezza è stato pensato un sistema di filo diffusione sonora e musicale controllata da remoto.

L’attraversamento del ponte diviene quindi esperienza gradevole e lo è anche la sosta, agevolata da due punti attrezzati con panchine poste una opposta all’altra, così da creare dei piccoli ambiti di conversazione e socializzazione.

L’autosufficienza energetica dell’elemento sospeso è garantita, inoltre, da un impianto a moduli fotovoltaici trasparenti completamente integrato col rivestimento semitrasparente e posizionato su parte della copertura del percorso.

Per quanto concerne gli attestamenti a nord e a sud del collegamento ciclopedonale entrambi sono stati studiati come il proseguimento del flusso di movimento senza interruzioni di nessun genere.

L’intervento è pensato per evitare le rotture di carico di flusso urbano; infatti in ambo le testate sono previsti collegamenti con scale, ascensori e scale mobili dimensionati per garantire il necessario flusso orario di utenti.

Per garantire un accesso agevole all’area è stata prevista la creazione di un’area di sosta di una certa capienza necessaria e utile non solo ai cittadini, ma anche a tutti coloro  che volessero raggiungere i luoghi d’interesse del nucleo urbano a sud.

Il nuovo edificio polivalente è stato pensato come un blocco che verrà in un futuro rivestito da rete metallica che si integrerà perfettamente nel contesto senza alterazioni e garantirà un gradevole effetto architettonico- paesaggistico. L’attacco a nord è una struttura in acciaio con orizzontamenti in acciaio, tamponati in vetro e rete metallica forata.

Il percorso ciclopedonale troverà attestamento anche a sud nell’affaccio su Piazza Dante.