admin on January 7, 2022

Nuovo Polo Scolastico
Novellara (RE), 2007-2008

Metodo. La complessità dei metodi di insegnamento, l’arricchimento dei programmi con nuove materie ed attività facoltative hanno portato alla progettazione di aule versatili e flessibili tali da permettere lo svolgersi sia di attività individuali che di gruppi di varia grandezza. Le unità pedagogiche saranno integrate, spazialmente e visivamente, con gli altri ambienti della scuola, con la mensa e l’auditorium grazie a canali di percorrenza che perdono la funzione di semplice spazio di attraversamento e possono diventare anche questi luoghi di relazione. Tutti gli spazi chiusi sono a diretto contatto con lo spazio all’aperto nel quale si possono svolgere attività didattiche e ricreative; gli spazi dunque sono in organica relazione tra loro, visiva e spaziale.
L’idea è quella di ottenere una composizione di volumi tale da dialogare e confrontarsi con la preesistenza di un edificio storico quale la Rocca dei Gonzaga che nel tempo è diventata una emergenza urbana ed ha assolto e sta assolvendo un ruolo civico di riferimento per la cittadina di Novellara. Durante la composizione delle funzioni siamo giunti in maniera spontanea, quasi naturalmente ad un insieme di volumi chiuso tale da avere uno spazio all’interno protetto e riservato anche se interattivo con il contesto esterno. Ci siamo accorti che questo insieme dialogava e creava un’armonia quasi un eco architettonico che poi abbiamo sviluppato e portato avanti per tutte le successive scelte progettuali.

Il Frammento. Il Campus Scolastico si pone un ulteriore punto di riferimento per Novellara; un nuovo segno, un nuovo spazio urbano, un nuovo FRAMMENTO di città, complesso nelle sue valenze ma integrato nel sistema scuola e nel sistema città.
Il collegamento pedonale e parzialmente pedonale tra il Campus, il Parco delle Basse, la Rocca e la Piazza Civica (Piazza Unità d’Italia) ricca di punti di riferimento, prospettive, lega l’area di progetto al Centro civico creando un continuum Urbano. Il Nuovo Campus scolastico si configura quindi come un sistema perfettamente integrato e non esclusivamente specialistico in quanto al suo interno vi si svolgono funzioni non necessariamente univoche per la scuola ma anche aperte al pubblico come i laboratori di musica e l’Auditorium-Aula Magna; questi spazi infatti sono pensati come fruibili anche in maniera separata senza interferire con lo spazio esclusivamente scolastico.
Il volume dell’auditorium è il medium tra il nuovo parco urbano ed il campus; volutamente posto al piano primo in posizione riservata con la sua conformazione aggettante sull’acqua cerca di porsi come elemento di riferimento nel territorio, un nuovo land mark, un segno, un volume che faccia vibrare emozioni nell’ osservarlo tra gli alberi seduti sulle panchine della piazza.
Il Nuovo Parco Urbano crea poi un nuovo SPAZIO PUBBLICO ricco di valenze simboliche proprie degli spazi dove si verifica l’aggregazione spontanea delle persone.

La nuova Piazza Pubblica. Si genera una nuova piazza nel cuore del sistema, nuovo fulcro vitale e elemento di riconoscibilità urbana, capace di dare gerarchia e ordine agli spazi. Da questa si diramano in tutte le direzioni i percorsi, le connessioni, i flussi. Lo spazio vuoto si equilibra con il pieno definendo un tutt’uno e soprattutto dando vita ad un centro di aggregazione in cui sarà facile identificarsi e definire un ideale di appartenenza. Per ciò che concerne l’accessibilità dell’area risulta evidente la volontà di rendere pedonale l’intera area scolastica di cui il Nuovo Campus ne diventerà cerniera e fulcro.
L’area sarà facilmente raggiungibile da mezzi di rifornimento e di soccorso ma andrà considerata sostanzialmente un area pedonale all’interno di un parco. Il parcheggio interrato che andrà a servire l’intera area e le residenze che vi gravitano attorno, sarà raggiungibile dall’attuale via carrabile che lambisce la scuola media e sarà possibile risalire dalle Lanterne, vere scatole luminose emergenti dal prato del parco nei pressi della nuova piazza.