admin on January 6, 2022

Scuola D'Infanzia
Prato (PO), 2008

Il principio pedagogico che ci ha guidato nella progettazione è fortemente influenzato dalla figura monumentale di Maria Montessori e del suo Metodo che nonostante il passare degli anni risulta sempre attuale nelle sue linee essenziali e nei suoi principi guida. Abbiamo pensato quindi ad una scuola dove viene data la massima importanza all’interesse spontaneo del bambino nel suo agire naturale in seno alla ricerca della conoscenza della vita. Si è cercato di creare, quindi un ambiente adatto e ben organizzato dove ogni bambino seguendo il proprio disegno interiore sviluppa i propri istinti. L’ambiente scolastico diventa ambiente di vita nel quale i bambini sono impegnati gioiosamente nel mantenimento dell’ordine, della pulizia e della bellezza. Abbiamo creato un sistema che ricorda una micro-Città costituita da Piazze, Strade, Case e Spazi verdi; nel nostro progetto la piazza è l’atrio posto in posizione baricentrica, vero cuore della scuola, vista anche la sua polivalenza e dotato di uno spazio ribassato di due gradini dove i bambini naturalmente trovano la loro collocazione anche grazie ai giochi di luce creati dalle aperture poste in copertura; la strada principale di questa città immaginaria è il corridoio a serra che è direttamente adiacente all’atrio e collega questo ai due blocchi delle sezioni che sono le case di questo tessuto urbano costituito a misura di bambino.

I temi principali del progetto sono:

  1. Creare una scuola che susciti l’interesse spontaneo del bambino
  2. Creare un edificio che sia un punto di riferimento del quartiere
  3. Creare un edificio sostenibile

Tutto il progetto ruota intorno all’idea di un gioco componibile per singole scatole di legno; semplici da capire, immediata e naturale composizione di quattro volumi legati da tutta una serie di spazi aperti più o meno riservati.

La scuola d’infanzia è pensata come un sistema perfettamente compartimentato ma anche aperto e accessibile; sono presenti a partire dal cuore della scuola degli spazi filtro verso l’esterno costituiti dai giardini d’infanzia a sud in diretto collegamento con le sezioni ed uno spazio all’aperto ma delimitato da quinte architettoniche che lasciano intravedere l’esterno ma al tempo consentono di percepire l’esterno non come un pericolo. In questo spazio abbiamo ricavato un piccolo anfiteatro all’aperto accessibile dal volume dell’atrio, creando un ambiente polivalente che può essere sfruttato dai bambini sia per lavorare all’aperto sia per piccole rappresentazioni teatrali che per il semplice svago e la comunicazione.

L’accesso alla scuola. L’accesso alla Scuola potrà avvenire dall’area a parcheggio in modo protetto; i pulmini avranno un area dedicata per l’arrivo e la partenza, e le macchine dei genitori avranno spazi per la sosta veloce senza interferire l’area a parcheggio che svolge anche una funzione di quartiere anche nell’ottica della futura realizzazione dell’area a parco adiacente sul lato sud alla scuola. Il volume dell’atrio, spazio polivalente, è il medium tra la vita esterna alla scuola e la scuola stessa; lo si inizia a percepire già dall’esterno dell’area della scuola ubicato volutamente in posizione arretrata rispetto al filo stradale, tale da consentire un area di filtro dove poter permettere al genitore ed al bambino un rassicurante distacco permettendogli di accompagnare i bambini all’interno della scuola. Alcune aperture intagliate nella superficie dei volumi sia in facciata che in copertura faranno entrare luce naturale; l’uso di lucernari posti all’ingresso di ogni singola sezione che noi abbiamo chiamato le Lanterne colorate, fanno si che i bambini abbiano in quel punto, guardando verso il soffitto, una percezione del cielo come attraverso un caleidoscopio. Gli spazi esterni si alternano con aree a terra battuta, spazi pavimentati in gomma del colore della sezione e da vasche di sabbia delimitate da bassi pannelli in legno.